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  • Immagine del redattoreIng. Alberto Scanziani

Temporary Manager & Marketer, un abbinamento consigliabile




Tra i soft skill dei professionisti - e quindi dei Temporary Manager - vi è indubbiamente quello della comunicazione finalizzata al proprio posizionamento.


parliamo spesso di posizionamento delle aziende… ma quello dei professionisti?

In questo post analizziamo quali sono le caratteristiche comunicative che consentono di pervenire ad un buon posizionamento del Temporary Manager (d’ora in poi T.M.); cerchiamo inoltre di definire un criterio quali-quantitativo che permetta un raffronto - ancorchè indicativo - per valutarne il reciproco posizionamento rispetto ai colleghi.


Ciascuno può liberamente modificare l’assetto delle valutazioni in modo da costruirsi quei criteri di posizionamento che può gli sembrino adeguati, in funzione della sua attività.


Le grandezze di riferimento


Il posizionamento non coincide al 100% con la visibilità: direi che è un mix tra visibilità ed autorevolezza.

Ecco perché ho identificato sette grandezze in base alle quali può essere definito il posizionamento di un professionista:

1. Uso del blog sul sito

Il Blog rappresenta l’evoluzione del sito e ne costituisce il cuore pulsante: la creazione regolare di contenuti di utilità per il lettore è premiata da Google e va a migliorare la SEO. I contenuti devono dare suggerimenti e soluzioni a bisogni, quindi non devono essere le medagliette da apporsi al petto.

Riteniamo di dover attribuire a questa grandezza il massimo peso percentuale relativo, vedi tabella sotto; il punteggio è funzione dell’attività sul blog.

2. Posizionamento nella SERP di Google

Esso rappresenta la “summa” della visibilità; in questa sede ci riferiamo al posizionamento per la ricerca “Temporary Manager, nomeregione”: il miglior posizionamento è naturalmente la prima pagina, alla quale si attribuisce il massimo punteggio; poi a scalare per le pagine successive.

3. Attività su LinkedIn

Essa rappresenta un mix tra posizionamento ed autorevolezza; prendiamo in considerazione i post non autoreferenziali, nella convinzione che questi non servano e non li legga nessuno. Dunque ci riferiamo a post di utilità per la Community. Il punteggio è legato alla frequenza dei post.

4. Uso di altri Social

Anche l’uso di altri social incide molto sulla visibilità e quindi sul posizionamento: in particolare la comunicazione visuale può avere importanza. Vi sono colleghi assidui nel canale YouTube, o con la Fan Page Facebook e altri ancora che postano storie su Instagram. Naturalmente non possiamo entrare nel dettaglio e quindi il punteggio attribuito a questa grandezza è generico e legato alla frequenza comunicativa per l’insieme dei canali usati.

5. Docenza

Essa si riferisce non tanto a quella accademica ma a seminari e workshop tenuti a nome proprio o per Enti terzi, quali Associazioni di categoria, Camere di Commercio etc.

6. Collaborazioni/Accreditamenti presso Enti

Essa si riferisce a collaborazioni con Enti autorevoli, quali Centri di ricerca, Enti Associativi, Enti pubblici, Ministeri etc per i quali si mette a disposizione la propria esperienza professionale.

7. Attività Editoriale

Essa ha grande importanza sia per l’autorevolezza che porta con sé che per la visibilità, in quanto i contenuti possono essere indicizzati e quindi migliorare il posizionamento nella ricerca organica. Essa si riferisce alla stampa specializzata online, testate giornalistiche etc



Proviamo ad attribuirci un punteggio

Abbiamo attribuito in modo soggettivo a ciascuna delle grandezze sopra elencate un peso percentuale, in funzione dell’apporto che ciascuna può dare alla visibilità del T.M.. Abbiamo dato più peso alle grandezze legate al mondo digitale piuttosto che a quello reale: qualcuno può obiettare che una docenza è più importante di un canale YouTube, ma occorre pensare che - ahimé- spesso le docenze hanno più valore intrinseco che visibilità. E quando si deve prendere un incarico la visibilità conta.


Infine, i punteggi per ciascuna grandezza sono declinati in una scala di valori da 1 a 5, essendo 3 la sufficienza e 5 il top.

Ciascun punteggio si basa sui criteri esposti nella rispettiva casella.

Come detto in premessa, ciascuno può modificare sia la scala punteggi che i loro criteri; anche le grandezze possono essere cambiate (incluso ridotte o aumentate), unitamente ai pesi percentuali ad esse attribuiti, purchè il totale dei pesi sia 100.


Infine, il punteggio finale è dato dalla media pesata dei punteggi


Score = Σi Pesi * Punteggi

con i = (1:5)


Il totale è un punteggio tra 1 e 5: ad esempio se fosse 3,5 (il mio) su 5 equivarrebbe al 70% di score.



Spero che lo strumento si dimostri utile: oltre ad essere un veloce esercizio ci consente di capire quali sono le nostre aree di miglioramento.




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