L'analisi AI dei mercati funziona solo se li conosci (un po') già
- Ing. Alberto Scanziani
- 2 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 16 nov
Nei primi mesi di quest’anno feci per un mio cliente attivo nel settore delle fonderie ferrose e non ferrose un’analisi di mercato (area UE) per capire per quale delle due tipologie iniziare il progetto di sviluppo business. Il risultato fu che il mercato delle fonderie di ghisa ed acciaio era in sofferenza mentre quello della pressofusione delle leghe leggere era più dinamico.
Di lì a poco però anche quest’ultimo peggiorò: ciò mi fu confermato da un’analisi di mercato “a caldo” fatta telefonicamente con una trentina di fonderie italiane.
l’analisi di mercato fatta direttamente con gli operatori del settore ha elevata valenza
L’analisi di mercato è stata fatta con i validi tools di Exportplanning; nell’immagine sottostante è riportato l’andamento del mercato degli stampi per pressofusione unitamente alla previsione fino al 2028: da oggi al 2028 il commercio mondiale è dato in calo in ragione del 1,5% annuo.

L’analisi AI dei mercati che dice?
Dal momento che le aziende usano in modo ormai massivo i tools AI Per l’analisi di mercato, ho voluto curiosare quali output danno le principali AI circa il trend di mercato degli stampi per pressofusione delle leghe leggere.
Iniziamo da Perplexity. Nel mio prompt ho detto: “E' importante evitare i blog e tutte le fonti web non verificate. Le migliori fonti sono i siti di statistica, di market analysis, le associazioni di categoria del settore metallurgico e le aziende del settore come le fonderie. Se non hai fonti informative sicure devi dire apertamente che non puoi rispondere. Non inventare i dati.”
Ecco le fonti utilizzate: Research Nester, The insight partners, Global market Insights (praticamente tutte sconosciute, alcune delle quali si copiano reciprocamente i dati) e la nostrana Italpres, una Premium foundry. Il contenuto di quest’ultima, tratto da un report di Assofond, titola “Mercato delle fonderie italiane nel primo trimestre 2025: stagnazione prolungata senza segnali di vera ripresa”.
L’output di Perplexity, sulla base delle fonti citate, afferma invece:
“ Nel 2025, il mercato globale della pressofusione dell'alluminio è valutato circa 86,9 miliardi di dollari, con previsioni di crescita fino a 171 miliardi di dollari entro il 2037. La crescita avviene a un CAGR stimato del 5,8% nel periodo 2025-2037. La domanda è guidata da settori come l’automotive e l’edilizia, che richiedono materiali leggeri, resistenti e sostenibili”.
2037??? Ma che senso ha?
Per l’Italia invece afferma:
“L’industria italiana della pressofusione dell’alluminio, sebbene stazionaria nel primo trimestre 2025, presenta potenzialità di crescita legate all’orientamento verso l’automazione e l’adozione di tecnologie smart. La filiera dell’alluminio in Italia è in ripresa, trainata dalla crescente domanda nei settori automotive e industriale”.
Faccio notare che la fonte Itapres parla esplicitamente di stagnazione ed esprime uno sconforto cosmico; ecco che Perplexity si scusa e corregge:
“Hai ragione a sottolineare la discrepanza. La fonte Italpres, che è affidabile e aggiornata, indica chiaramente che il mercato delle fonderie italiane per l'alluminio presenta una stagnazione prolungata senza segnali di vera ripresa. La produzione è ciclica e il settore è sotto pressione per vari fattori come la volatilità dei prezzi delle materie prime, i costi energetici elevati, e la competizione internazionale. Vi sono segnali di resilienza strutturale con alcune aziende che mostrano capacità di adattamento, ma questo non si traduce in una reale crescita complessiva o ripresa robusta del mercato.
Inoltre, l'analisi indica una flessione significativa nel medio termine, con cali produttivi recenti e un CAGR negativo nel periodo 2020-2024 (-3,92% per l'alluminio). Solo qualche timido segnale di ripresa locale, molto limitato, non sufficiente a definire una ripresa di settore.
Quindi, la corretta interpretazione dei dati Italpres è che il settore della pressofusione dell’alluminio in Italia è ancora in una fase di stagnazione o contrazione, pur con alcune aziende più resilienti e orientate all’innovazione, ma senza un vero rilancio su scala complessiva nazionale.
Grazie per la richiesta di chiarimento: è sempre importante riportare fedelmente i dati di mercato.”
Per quanto riguarda ChatGPT, la previsione è in sintesi:
“Trend globale medio termine (fino al 2028) — stima più attendibile: CAGR ~5.5% – 6.0% (periodo 2024–2028) per il mercato globale dell’aluminium die casting. Partendo da una base stimata di ~USD 80B (2024) questo porta a ~USD 99–102 miliardi nel 2028.”
Per l’Italia in sintesi “Nel breve-medio termine (fino al 2028) mi aspetto per l’Italia una crescita moderata ma non elevata: CAGR plausibile 3–6% a seconda del sotto-segmento.”
Osservazioni e conclusioni:
la previsione per il mercato italiano per il prodotto in oggetto è fortemente discrepante con i dati oggettivi da me raccolti confrontandomi con gli Operatori di settore e dall’Associazione di categoria che monitora costantemente il mercato di riferimento;
la previsione per il mercato globale tende a riportare dati nel lungo o lunghissimo termine, addirittura al 2034 ed oltre, cosa che li rende ovviamente inaffidabili; solo il nostro prompt li obbliga a ricalcolare gli indici per adattarsi ad una previsione limitata al 2028, come quella di Exportplanning,
le fonti citate dalle AI danno trend con indici numerici contrastanti ed è oggettivamente impossibile sapere a quale affidarsi; la AI su nostra indicazione prova a dare una sua interpretazione e a dire qual è a suo giudizio lo scenario più affidabile: in questo sono diligenti (tutto dipende dalla qualità del nostro prompt);
Per quanto riguarda le previsioni dei trend di mercato, ExportPlanning ha fatto la scelta di sfruttare l'affidabilità del Fondo Monetario Internazionale per avere uno scenario macroeconomico consistente e continuamente aggiornato; il Fondo Monetario è ampiamente riconosciuto come altamente autorevole perché ha un team multidisciplinare di esperti (economisti, econometrici, esperti paese, ecc), che ha sviluppato e affinato nel tempo strumenti sempre più evoluti.
Alla luce di tutto ciò credo opportuno raccomandare di incrociare il più possibile gli output della AI con dati oggettivi di terzi.
Resta il fatto che per interpretare al meglio le tendenze di mercato ed evitare di essere fuorviati è bene conoscere almeno in parte il settore che si sta analizzando.
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