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  • Immagine del redattoreIng. Alberto Scanziani

Check-list aziendale per riproporsi rinnovati ai propri clienti

Aggiornamento: 23 feb


Riprendiamo le osservazioni della volta precedente (vedi questo articolo) circa le riflessioni che si possono fare da postazione remota per preparare la ripartenza delle aziende. Dopo quello commerciale, vediamo ora altri due ambiti.


Organizzazione aziendale


  • pensare ad una gestione più snella nell'ottica della riduzione dei costi fissi, ad esempio chiedendosi se è possibile decentrare le attività non strettamente strategiche, quelle che non danno valore aggiunto o che non sono ritenute determinanti nella percezione dei clienti;

  • pensare a fluidificare le relazioni interne, cercando di capire se le risorse umane sono gestite in modo tale da dare la massima efficacia nei rispettivi ruoli, incominciando da quelli apicali;

  • fare una valutazione della adeguatezza dei fornitori e di altri stakeholders, valutando se è il caso di trovare alternative: non mancherebbe ora il tempo di fare ricerche in questo senso;

  • fare mente locale ai più frequenti claims ricevuti dai clienti, cercando di capire come limitarne il numero e la portata; in particolare, concentrarsi su eventuali concentrazioni di claims in specifici ambiti (qualità, consegne, velocità evasione ordini etc) e vedere se cambiamenti organizzativi possono giovare;

  • capire per quali principali motivi si perdono gli ordini, che non siano riconducibili al semplice prezzo (se così fosse, vorrebbe dire che non si riesce a fare percepire un valore più alto di sé): ciò può dipendere da una organizzazione inefficiente?


Strategia aziendale


E' certamente l'ambito più impegnativo sul quale soffermarsi maggiormente. E sul quale può essere utile un successivo confronto interno in azienda. Non dimentichiamo che scopo della riflessione è ripartire cercando di recuperare il maggior fatturato possibile.


Ad ogni modo, dal momento che siamo in condizioni di semi-isolamento e dobbiamo fare riflessioni relativamente autonome possiamo chiederci:


  • vi sono servizi aggiuntivi da proporre ai propri clienti per ripresentarsi con maggior valore sul mercato? Ad esempio un’azienda che fa lavorazioni meccaniche conto terzi potrebbe proporre trattamenti superficiali, appoggiandosi a realtà locali di fiducia; oppure una carpenteria potrebbe effettuare assemblaggi di sottogruppi;

  • vi sono partnership da stringere con aziende della stessa filiera per ottimizzare ambiti della propria azienda? Dalla espansione commerciale alle operations, fino a servizi aggiuntivi per i clienti come detto sopra; ad esempio creare sinergie con fornitori per lo sviluppo della rete commerciale;

  • è possibile aumentare e/o diversificare la gamma prodotti con investimenti ridotti, magari appoggiandosi a partner esterni per la produzione degli stessi?


è molto conveniente studiare il modello di business dei competitors e confrontarlo col proprio

Mi fermerei qui, spero di aver stimolato riflessioni che nella frenesia dei tempi precedenti erano forse già emerse ma rimandate per mancanza di tempo.


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